Appunti e contenuto delle slides relativi al corso di "programmazione dei servizi sanitari" del prof. T. Carradori nell'ambito dell'esame "sociologia della salute e degli stili di vita". Argomento del corso è la pianificazione e la programmazione in sanità, di cui ne vengono esplorate le fasi e le diverse componenti, così da mettere a punto un programma sanitario valutabile.
Programmazione dei servizi sanitari
di Angela Tiano
Appunti e contenuto delle slides relativi al corso di "programmazione dei servizi
sanitari" del prof. T. Carradori nell'ambito dell'esame "sociologia della salute e
degli stili di vita". Argomento del corso è la pianificazione e la programmazione
in sanità, di cui ne vengono esplorate le fasi e le diverse componenti, così da
mettere a punto un programma sanitario valutabile.
Università: Università degli Studi di Bologna
Facoltà: Scienze Politiche
Corso: Sociologia
Esame: Sociologia della salute e degli stili di vita
Docente: T. Carradori1. La pianificazione e la programmazione sanitaria. Tentativi di
definizione
E’ difficile dare una definizione di pianificazione soddisfacente e univoca – a causa delle definizioni
enunciate da diversi autori – ma, si possono ritrovare dei punti in comune:
1. Riguarda il futuro: la pianificazione, cioè,ha un carattere prospettico. BE’GIN: “pianificare significa
applicare un processo volto a decidere cosa fare, come farlo e come valutare quello che sarà fatto prima di
farlo (prima dell’azione)”. Questo processo avviene in due diverse modalità: l’estrapolazione (i fenomeni
verranno influenzati nel futuro nello stesso modo del presente); la previsione (considera il cambiamento dei
fattori che influenzano i fenomeni, lo spiega e lo prevede).
2. Implica una relazione di causalità tra l’azione intrapresa e i risultati previsti: ossia, riguarda la relazione
tra le azioni proposte e gli obiettivi perseguiti.
3. Sottintende l’azione: un piano senza azione è inutile.
4. È un processo continuo e dinamico: per adattarsi continuamente alle situazioni (particolari).
5. È di natura multidisciplinare: tutte le fasi del processo di pianificazione sono influenzate dal contesto
socio-politico, occorre saper identificare tutti i diversi attori per riconoscere i loro interessi.
La pianificazione viene talvolta interpretata come sinonimo di programmazione ma, al tempo stesso, è
artificiale una distinzione tra le due. Infatti, la pianificazione ingloba la programmazione poiché
quest’ultima è un suo prolungamento: il legame tra pianificazione è programmazione è logico, poiché
assicura una certa coerenza dell’azione iniziata dalla prima (pianificazione) e quella della programmazione.
Secondo un approccio più meccanico, la pianificazione può limitarsi ad un preventivo ma è una concezione
che poco si adatta alla pianificazione sanitaria. Essa è più pertinente per coloro che si occupano di
architettura o ingegneria.
Secondo, poi, una prospettiva imprenditoriale, la pianificazione riguarderebbe i processi decisionali (e di
gestione); secondo Nut,invece, anche se la pianificazione deve essere legata ai processi decisionali è
preferibile darle un ruolo indipendente e autonomo nei confronti dei processi di gestione.
Definizioni:
“La pianificazione/la programmazione sanitaria fanno,quindi, riferimento ad un processo continuo di
previsioni di risorse e di servizi richiesti per raggiungere determinati obiettivi, secondo un ordine di priorità
stabilito, che permette di scegliere la o le soluzioni ottimali tra diverse alternative; questa scelta prende in
considerazione il contesto dei vincoli, interni ed esterni, attualmente noti prevedibili nel futuro”. (Pineault)
“Un processo metodico consiste nel definire un problema con l’analisi, nell’individuare i bisogni e le
domande non soddisfatte che costituiscono il problema, nel fissare scopi realistici e raggiungibili, nel
determinare le priorità, nell’individuare le risorse necessarie per raggiungerli e nel progettare le azioni
amministrative pensando alle diverse strategie di intervento possibili per risolvere il problema”. (Schaefer)
Angela Tiano Sezione Appunti
Programmazione dei servizi sanitari 2. L'oggetto della pianificazione: la salute
Per quanto riguarda la pianificazione sanitaria, il punto di partenza di tutto il processo deve essere la salute.
Per questo motivo è importante conoscerne la definizione in modo da essere capaci di saper selezionare i
problemi e di risolverli.
Diverse definizioni:
• OMS: “salute è uno stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non la semplice assenza di
malattia”;
• GOLDEBERG: la salute può essere definita sulla base di: un approccio percettivo (oms), un approccio
funzionale e un approccio che utilizza il concetto di adattamento (dell’organismo nel suo ambiente); la
malattia,quindi,corrisponde ad un cattivo adattamento.
• BLUM: “la salute fa riferimento alla capacità di un individuo di mantenere uno stato di equilibrio
consono all’età e ai suoi bisogni sociali per consentire la procreazione e la realizzazione personale;
• BONNEVIE: “la salute è la capacità comportamentale, comprendenti le componenti biologiche e sociali
(adattamento)”.
Nella pianificazione sanitaria, occorre limitare la salute agli attributi che appartengono all’individuo e
distinguerla dai suoi determinanti (che possono essere di natura sociale e/o ambientale).
Come misurare l’aspetto positivo della salute?
E’ necessario optare per una definizione operativa di salute e, a tal proposito, gli indicatori di morbosità,
mortalità, fattori di rischio e incapacità rappresentano le misure più operati vedi cui si dispone (elementi
quantitativi della salute). Ma è altrettanto importante prendere in considerazione l’adattamento
dell’individuo al suo ambiente – prendendo in considerazione la percezione che l’individuo ha della propria
funzionalità - (elementi qualitativi della salute): “un individuo in buona salute è colui che è in grado di
funzionare al meglio nel suo ambiente e di dedicarsi pienamente ai suoi progetti”.
L’unione di questi due elementi (qualitativi e quantitativi) porta ad una ridiscussione della politica sanitaria
che privilegia il prolungamento della vita e non la sua qualità.
La salute è un concetto relativo e multidimensionale: il concetto di salute tiene in considerazione il contesto
sociale e culturale,il livello socio-economico e la vicinanza delle strutture sanitarie – al di là della malattia
diagnosticata dal medico.
La salute è multifattoriale: dipende, cioè, da più fattori determinanti (i determinanti della salute).
Angela Tiano Sezione Appunti
Programmazione dei servizi sanitari 3. I determinanti della salute
La salute è una variabile dipendente influenzata da diversi fattori:
• Biologici
• Ambientali
• Relativi allo Stile di vita
• Relativi al Sistema di cure (fattore di riparazione)
Lo stato di salute di un individuo o di una popolazione in un momento prefissato (T) è il risultato di questi
fattori in diversi momenti. I primi tre intervengono come condizioni antecedenti in modo che il numero di
anni precedenti all’insorgere della malattia (N) vari da un fattore all’altro (probabilmente seguendo questo
ordine).
La salute non è sinonimo di servizi sanitari: salute e benessere sono il risultato di un’interazione costante tra
individuo e fattori dell’ambiente fisico e sociale.
I servizi sanitari sono uno di questi fattori: il loro contributo e il loro effetto sono correlati all’azione di altri
settori di intervento; infatti, produrre servizi non significa necessariamente produrre salute.
Angela Tiano Sezione Appunti
Programmazione dei servizi sanitari 4. Approcci nella pianificazione sanitaria
Abbiamo tre diversi approcci:
1. Sanità pubblica: consiste nell’identificare un problema sanitario e i fattori ad esso associati
(epidemiologia). Se si dimostra una correlazione tra il problema sanitario e il fattore – ed esistono soluzioni
efficaci – si può mettere a punto un programma di intervento.
2. Scienze sociali: ha come punto principale i determinanti della salute. Esiste un legame tra questi e la
salute e di conseguenza se si agisce sui determinanti si avrà un effetto sulla salute stessa.
3. La salute comunitaria: nasce dalla sanità pubblica e comprende i seguenti elementi: esistono metodi e
strumenti per la pianificazione il cui punto di partenza è lo stato di salute di una popolazione, il fine è quello
di assicurare una giusta relazione tra bisogni e risorse; il concetto di sanità va al di là della morbosità
oggettiva e comprende anche quella percepita dagli individui (indicatori epidemiologici e psico-sociali): si
parla di partecipazione della popolazione (indispensabile); infine, questo approccio, tende ad eliminare la
barriera tra prevenzione e cura (distinzione artificiale).
Il procedimento corrisponde alle seguenti funzioni: identificare i problemi di salute della popolazione e
stabilire le priorità; concepire e attuare programmi per rispondere a questi bisogni; valutare l’efficacia dei
programmi sulla salute della popolazione.
Angela Tiano Sezione Appunti
Programmazione dei servizi sanitari